Don Paolo Cecere festeggia con la comunità 65 anni di sacerdozio

Sono passati sessantacinque anni da quel lontano 7 luglio del 1957, giorno dell’ordinazione sacerdotale di Don Paolo Cecere. Si è celebrata ieri sera, nel campetto dell’oratorio della Parrocchia di Sant’Antonio, l’Eucaristia per festeggiate il suo sacerdozio ministeriale.

A fare gli onori di casa, Don Catello Malafronte: “La nostra comunità è in festa sentiamo di dover dire molte volte grazie, per il mese intenso che abbiamo vissuto e per il dono di Don Paolo. Il signore ci stupisce di continuo, ci apre a nuove meraviglie, non chiudiamo mai il cuore alla bellezza“.

La celebrazione è stata presieduta da Mons. Francesco Alfano, queste le parole pronunciate nel corso dell’omelia: “Abbiamo bisogno di profeti che ci aiutino a ricordare quanto Dio ha fatto per noi e quanto sia forte il legame tra il Signore e la sua comunità. Il primo compito di noi ministri è suscitare in chi ci sta accanto il desiderio di Dio, non a partire da concetti strani, ma dalla parola stessa. Predicate allora, gridate le vostre testimonianze, urlate le vostre scelte – continua – Caro Don Paolo, tu lo hai fatto per tanto tempo e ancora continui, non ti sei mai fermato, ci ricordi che il nostro è un ministero che non si esaurisce nel fare ma si fonda nell’essere“.

A chiudere una bellissima e commovente celebrazione, Don Paolo, che nonostante i segni del tempo, è riuscito ancora una volta a donare un pezzo di sé alla comunità: “Ringrazio Gesù in primis, per avermi chiamato al suo servizio, la Madre celeste che ho inziato ad amare all’età di cinque anni e ancora mi protegge e Padre Pio per avermi accolto. Tra compirò 90 anni e solo da poco ho scoperto che il mio secondo nome è Antonio, che bella coincidenza. Pregate per me, io pregherò per i vostri bisogni spirituali e materiali“.

Anche il gruppo scout ha voluto salutare e ringraziare don Paolo attraverso una lettera che ha racchiuso le emozioni di numerose generazioni che lo hanno conosciuto. Un dono è giunto anche dall’associazione Don Bartolomeo del Gaudio, un’opera realizzata dai ragazzi del Burkina Faso e un altro dalla comunità di Sant’Antonio, che ha consegnato un’icona raffigurante la Madonna del Silenzio.