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Giornata di ritiro per i giovani del Rinnovamento nello Spirito

Il giorno 24 Marzo c’è stato il ritiro di noi giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo della Arcidiocesi Sorrento-Castellammare di Stabia.

Questa giornata, che si è svolta nella chiesa Gesù Redentore di Sant’Antonio Abate, ha avuto inizio verso le 9.30.

Si è iniziato con un momento di accoglienza durante il quale noi giovani ci siamo ritrovati e siamo stati accolti con una bella colazione!

Il tema della giornata è stato molto interessante, perché oltre a vivere la celebrazione eucaristica con la comunità parrocchiale nei saloni abbiamo avuto modo di fermarci a riflettere su alcuni temi particolarmente vicini a noi.

Si è trattato di una delle domande che già affliggono i cristiani in generale ma a noi giovani ci manda proprio in crisi: “Signore, cosa vuoi che io faccia?”

Ad aiutarci a rispondere al meglio a questa domanda è stata invitata un’ospite speciale, Roberta Iannucci, giovane delegata AEG del Rinnovamento nello Spirito Santo della Diocesi Teano-Calvi.

Dopo aver condiviso il momento della preghiera carismatica comunitaria abbiamo affrontato il tema della giornata.

Roberta nel trattare quest’argomento ci ha resi partecipi di una sua grande esperienza vissuta qualche mese fa, quando è stata ospitata in un villaggio povero del Messico per un po’ di tempo per poi continuare la sua esperienza con la GMG di Panama voluta da papa Francesco con i giovani di tutto il mondo.

Principalmente Roberta si è soffermata sulla prima parte del suo viaggio, perché è quella che l’ha sconvolta di più, cambiando il suo modo di vivere e mettendola in difficoltà al suo rientro a casa: era partita pensando di andare a portare conforto a delle persone che ne avevano bisogno, ma alla fine è stata lei a ricevere conforto dalle suddette persone, perché ciò che ha trovato nello stile di vita di persone che si ritrovano ogni giorno ad affrontare la fame e la sete con il sorriso di persone che non hanno niente, sorriso che non ha ritrovato al suo rientro in persone qui alle quali dalla vita hanno avuto tanto e tutto inconsapevolmente!

Questo ci ha fatto comprendere quanto qualcosa che inizialmente può far paura, diventa essenziale e ti manca nel momento in cui non la vivi più quando poi rientri a casa. Tutto questo ha scatenato in noi la domanda: cosa mi rende realmente felice?

Nel trovare una risposta Roberta ci ha aiutato citando un passo tratto dal vangelo di Marco al capitolo 10 che parla del giovane ricco. E dopo il confronto tra di noi su quello che più ci ha colpito di questo passo, ci siamo immedesimati in quel giovane ricco che si sente di essere nel giusto, perché in tutta la sua vita ha rispettato i comandamenti, ma nel momento in cui Gesù gli chiede di fare un’ultima cosa, ovvero vendere tutto quello che ha per darlo ai poveri, lui si tira indietro e se ne va.

E’ stata proprio quest’ultima parte ad essere presa in considerazione: lasciare tutto per Dio, correre incontro a Gesù perché si ha sete di qualcosa che non si ha ancora fatto. Allora ci sono stati consegnati due fogli, il primo con la domanda cruciale della giornata (Signore, cosa vuoi che io faccia?) e il secondo bianco su cui ognuno ha scritto quello che in cuor proprio sa che il Signore gli possa chiedere di fare, ma che non ci si sente in grado di affrontare.

Dopo aver scritto e consegnato il foglio ci siamo spostati all’esterno della chiesa, dove con un piccolo momento di preghiera, i fogli sono stati strappati facendoci capire che a volte ci dimentichiamo che Dio crede in noi più di quanto ci crediamo noi.

Quindi abbiamo donato le nostre reticenze a Dio per avere il tesoro in cielo e seguirlo. Da lì poi ci è stato dato un bicchiere con del terriccio fertile ed il delegato e un membro dell’equipe ci hanno donato dei semi ad ognuno con un grande abbraccio con la certezza che da quel momento in poi il terreno è stato seminato!

L’ora del pranzo poi, è stata un’altra occasione di condivisione per chi non si vedeva da parecchio e ci siamo dati la possibilità di raccontarci quello che stiamo facendo in questo periodo nella nostra vita.

Dopo pranzo, nel condividere il vissuto di questa giornata di ritiro, c’è stata un’altra testimonianza: Libera Mosca, una giovane donna del gruppo RnS Gesù Redentore, ha raccontato come con la sua fede ha deciso di intraprendere la carriera politica nel suo paese di appartenenza, mettendosi a disposizione dei giovani nel farle domande inerenti a come rapportarsi al mondo della politica, che a volte viene reputato lontano dal nostro credo e che invece ne dovrebbe essere consequenziale.

Infine la giornata si è conclusa con un momento di adorazione e di ringraziamento di fronte al Santissimo Sacramento esposto, durante il quale abbiamo ricevuto delle frasi di incoraggiamento.

Riassumendo insomma siamo arrivati lì ad inizio giornata con un interrogativo e torniamo a casa con la certezza che è Gesù vivo che cerchiamo quando sogniamo la FELICITA’ e ci suscita il desiderio di fare della nostra vita qualcosa di grandioso! Alleluja Gesù è il Signore!

di Carolina D’Aniello