In cammino verso la Speranza con S. Antonino: gli insegnanti di religione in formazione

Giovedì 5 dicembre si è svolto, per noi insegnanti di religione, presso la Basilica pontificia di S. Antonino a Sorrento, il secondo incontro di formazione e preparazione al Giubileo del 2025, che per la nostra comunità diocesana avrà dal 14 Febbraio 2025 un ulteriore momento di grazia: il Giubileo Antoniniano, ricorrono infatti i 1400 anni dalla morte del nostro santo patrono.

Il primo momento dell’incontro è stato l’Adorazione Eucaristica guidata dal rettore don Luigi Di Prisco, con il quale abbiamo meditato sugli eventi fondamentali della vita di Sant’Antonino nel suo cammino verso la Speranza, un cammino difficile e tortuoso che comprende diverse tappe.

Don Luigi ci ha invitato ad immaginare in ogni tappa i sentimenti vissuti dal santo e, dal confronto, esaminare il nostro cammino.

 

Anche noi, come S. Antonino nel cenobio di Montecassino, potremmo vivere la situazione di chi non spera, perché sicuro di aver trovato la sua meta. Anche noi, come il santo durante l’invasione longobardica, potremmo vivere momenti di piccole o grandi difficoltà da desiderare di essere salvati dal Signore. La vera speranza si fa strada lentamente nel cuore dell’uomo, ma si nutre anche di questi momenti. Potremmo pensare che tutto si è compiuto nel ritorno alla normalità a tal punto da smettere di camminare, come S. Antonino quando è accolto a Stabia dal vescovo Catello e con quest’ultimo istaura una fraterna amicizia e una collaborazione nella guida della diocesi.

Potremmo, quanto ci sentiamo incompresi, non valorizzati, non ascoltati, desiderare una vita tranquilla come S. Antonino in preghiera sul monte Aureo, dove è solo con Dio! Tuttavia, chi fa veramente esperienza di Dio non si appaga restando solo con Lui, ma si completa nel servizio ai fratelli. Per questo motivo, S. Antonino, in ascolto della Parola lascia il monte, si reca a Sorrento e intraprende la vita missionaria. Per lo stesso motivo don Luigi ci ha invitato, ringraziandoci a nome di Gesù, a continuare con fervore la nostra missione, perché senza di noi tanti giovani non avrebbero esempi, non lo conoscerebbero, non avrebbero Speranza.

Concludendo la riflessione don Luigi ci ha invitato a vivere il Natale come festa della Speranza, a condividere la stessa Speranza di Dio, che in Cristo è diventato carne ed attende, per amore, ogni uomo, nessuno escluso. Sull’esempio di S. Antonino siamo chiamati a sperare fino al giorno in cui tutti saremo salvi e Dio sarà tutto in tutti.

Secondo e ultimo momento dell’incontro è stata la visita guidata della Basilica, testimonianza artistica e culturale della fede e della devozione dei sorrentini, ma soprattutto segno della presenza paterna di Dio riservata a tutti noi, particolarmente da 1400 anni per intercessione di S. Antonino, il quale per non lasciare soli i suoi fratelli chiese di essere sepolto: “né dentro, né fuori la città”!

a cura di Giuseppe Ruocco

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