Parrocchia Maria Santissima dell'Arco

In ogni gioia profonda c’è sempre un sentimento di gratitudine💗

Pranzo comunitario

Domenica 17 dicembre, terza di Avvento, si è tenuto l’ultimo pranzo comunitario di quest’anno.

Da circa 2 anni, infatti, la comunità della Parrocchia di Santa Maria dell’Arco di Ponte Persica, si dà appuntamento mensile per trascorrere un’intera domenica insieme come fratelli. Ognuno cucina a casa propria quello che vuole, nelle quantità che desidera, e subito dopo la Santa Messa delle ore 11, riuniti nelle sale parrocchiali, si condivide ogni cosa in maniera gioiosa e generosa.

Non c’è niente di più bello che condividere il cibo preparato con l’unico desiderio di far felice qualcun altro, come si legge in Amoris Laetitia: “Le gioie più intense della vita nascono quando si può procurare la felicità degli altri, in un anticipo del Cielo. Tale gioia, effetto dell’amore fraterno, non è quella della vanità di chi guarda sé stesso, ma quella di chi ama e si compiace del bene dell’amato, che si riversa nell’altro e diventa fecondo in lui” (AL, 129).

È una grande festa! E la protagonista di ogni festa non può che non essere la Vera Gioia, quella che non va via facilmente, ma che resta nonostante tutto. Da dove proviene questa Gioia Vera? Ce lo dice Gesù : “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? (Mt 9,15). La Vera Gioia non è frutto delle nostre ubriachezze o di qualche effimera felicità, ma è lo Sposo, è Lui la Festa, Lui è la vera Gioia che il nostro cuore attende.

Il nostro parroco ci invita a lasciare le nostre case in quel giorno, che spesso possono rappresentare una comfort zone in cui ci rintaniamo per pigrizia o per paura, impedendoci di andare incontro ai fratelli e privando noi stessi di sperimentare il dono della fraternità. Una chiamata all’opera dello Spirito Santo che è attivare una generosità disinteressata, scritta nei nostri cuori da sempre, nonostante le proprie fatiche quotidiane, le proprie diversità, e le proprie ferite personali. Affaticati dal viaggio, nelle relazioni possiamo riposare e ritrovare la nostra vera umanità che è quella di Gesù.

A Natale tutti noi celebriamo la venuta alla Luce del Dio-Bambino che viene come Tenda in mezzo agli uomini. Questo è ciò che tiene unita una comunità, questo è ciò che sperimentiamo nella condivisione fraterna. Come sempre alla fine del nostro pranzo ci disponiamo intorno alla Sua Parola perché il dono non vada disperso, ci disponiamo con corpo, anima e spirito per far sì che il Signore metta un sigillo alla gioia gustata, affinché noi, nutriti pienamente, possiamo portare anche agli altri la Buona notizia che ci è stata annunciata.

Per la nostra comunità il pranzo comunitario è diventata una delle tante occasioni che lo Sposo ci dona per tirarci fuori dalle nostre tristezze, alle quali spesso ci affezioniamo, e per riportarci nuovamente alla Luce, facendoci così sperimentare ancora una volta la sua misericordia e aiutandoci a fare memoria di tutte le volte in cui siamo stati perdonati, dunque amati. Dopo questa straordinaria esperienza

torniamo alle nostre case inabitati da una profonda consapevolezza: non ci definiscono le nostre azioni, ma le nostre relazioni, ecco, siamo chi siamo solo negli occhi di chi ci ama, e negli occhi del Padre, noi siamo completamente amati, è solo il Suo Amore che dice chi siamo veramente, null’altro, ed è il Suo Amore che ci fa ri-nascere ogni volta, e ci fa venire alla Luce.

di Giusy e Aniello