L’’animazione dei gruppi famiglia: metodologie e percorsi

1° Week-end 8-9 Marzo

Si è svolto ad Alberi, l’8 e il 9 marzo,il primo dei tre week-end formativi per operatori di pastorale familiare, inaugurato dal nostro Arcivescovo, Mons. Francesco Alfano. L’incontro, che ha visto la partecipazione di circa ottanta persone, tra cui molti bambini, è iniziato con un momento di accoglienza da parte dei membri dell’Ufficio di Pastorale ai partecipanti e con il discorso introduttivo del nostro Arcivescovo.
Il pomeriggio ha visto impegnato il prof. Angelo Gismondi sul tema “Le motivazioni e le capacità comunicative degli operatori nella gestione e nell’ animazione del gruppo”. Con estrema chiarezza e professionalità ha affrontato, tra l’altro, due aspetti fondamentali per l’esistenza di qualsiasi gruppo, in particolar modo se parrocchiale: motivazione e comunicazione.
Le motivazioni, che sono il “motore” di tutte le scelte della nostra vita, devono, necessariamente, spingerci anche nella scelta di una vita cristiana matura. Una motivazione è autentica se mette insieme l’adempiere al proprio compito, provandone soddisfazione, e il servizio alla comunità; cercando di cogliere, in questo modo, il senso della propria esistenza. La comunicazione che, verbale o non verbale, è elemento fondamentale della vita (e lo diviene ancora di più in un gruppo parrocchiale) deve essere efficace ed efficiente e permettere così di fare economia di tempi e di risorse.
Un momento di preghiera, prima della cena, ha concluso la serata.
La domenica, iniziata con la recita delle Lodi, è stata un susseguirsi di coppie di relatori che, attraverso la loro esperienza umana di operatori pastorali, ci hanno donato emozioni ed esempi concreti di come farsi dono reciproco quotidianamente l’uno per l’altro e, come coppia, per gli altri.
Linda e Fulvio Freda, entrambi medici, da anni si occupano, nella loro parrocchia di Piedigrotta (Napoli) della famiglia sotto molti aspetti. Intorno ad un progetto, partito dal nulla, denominato “Facciamo Famiglia”, oggi propone tutta una serie d’incontri per fidanzati, separati, gruppo famiglie e percorsi di preparazione al battesimo e al matrimonio. Un percorso lungo che, nonostante qualche difficoltà, non li ha mai scoraggiati.
Un secondo intervento ha visto protagonisti una giovane coppia dell’Ufficio di Pastorale Familiare Francesco e Manuela Ruocco, i quali, toccando il tema ”Le nuove frontiere della pastorale: separati e divorziati”, hanno messo in evidenza alcuni aspetti importanti sull’indissolubilità del matrimonio, la Chiesa Mater Misericordiae e la partecipazione alla vita sacramentale.
Di seguito, affrontando il tema “La cura pastorale delle coppie unite in nuove unioni”, la testimonianza di Nando e Carla Sito, che da alcuni anni, ad Arzano, sono impegnati in attività rivolte ai separati, divorziati e coppie risposate dopo una prima unione. Il loro percorso di formazione, iniziato molti anni fa, intorno alla Parola si è arricchito poi di tutte le opportunità fornite da percorsi di formazione come quello offerto in questi week-end.
Alle ore 12, tutti insieme ci siamo riuniti intorno alla mensa del Signore con celebrazione della Santa Messa officiata da don Luigi Milano.
Nel primo pomeriggio abbiamo ripreso i lavori con la presentazione del sussidio, a cura dell’Ufficio di pastorale familiare diocesano, “La preparazione al sacramento del matrimonio” e la relazione dei responsabili Annaluce e Libero Berrino. Il sussidio è uno strumento pensato per gli operatori, che ha l’obiettivo di rendere unitari i percorsi diocesani, pur nella bellezza della diversità di ogni realtà locale. Questo lavoro, frutto di due anni di riflessione e studio dell’Ufficio, sarà messo a disposizione degli operatori per ricevere ulteriori contributi, prima della pubblicazione.
I lavori si sono conclusi con un momento di confronto in cui molti sono intervenuti con il loro contributo di idee e di esperienze per dare un nuovo impulso alla pastorale per la famiglia.
Riportiamo alcuni commenti:
Felice Carotenuto (S. Maria delle Grazie) – Uno stimolo ed esortazione alla lettura e alla diffusione dei documenti importanti della Chiesa che sono uno strumento base di lavoro negli incontri dei gruppi. Un invito ai parroci affinché si avvalgano della collaborazione di almeno una coppia del Gruppo Famiglie (ove presente) che possa farsi conoscere dalla comunità.
Virginia e Antonio Del Sorbo (Petraro) – Da 5 anni portano avanti il gruppo famiglie e dopo il pellegrinaggio delle famiglie sulla Tomba di Pietro a Roma non si sono sentiti più soli ,ma integrati pienamente nel contesto diocesano per confrontarsi e scambiare idee ed esperienze. Nonostante il percorso del loro gruppo sia a tratti “altalenante”, con entrate ed uscite di coppie, continuano a proporre momenti di convivialità e crescita umana. Citano l’esempio di “Una cena povera per arricchire la famiglia” in cui con un contributo di 2 euro a persona invitano una famiglia esterna al gruppo a condividere con loro la cena e a pregare insieme. Per quanto riguarda il primo week-end formativo pensano che la formazione, la ricerca, la passione aiutano ad avere, partendo da una situazione di autodidatti, elementi importanti per andare avanti.
Rita Scognamiglio (S. Leone) – Una grande occasione di arricchimento e confronto ed anche una conferma della validità dell’impegno profuso nella loro parrocchia, avvertendo la necessità di programmare un itinerario (famiglia di famiglie) attraverso l’accoglienza reciproca, l’ascolto e l’approfondimento della Parola di Dio.
Giuliano e Arianna Ammendola (S. Leone) – Avvertono la necessità di avere accanto (nei percorsi di preparazione al matrimonio di cui sono animatori e collaboratori con Rita) una coppia più giovane che possa far superare il gap generazionale, usando un linguaggio più vicino alla sensibilità dei giovani di oggi.
Enzo e Grabriella Basso (S. Erasmo) – Raccontano del loro cammino di fede iniziato circa 20 anni fa, dell’impegno con i fidanzati e dell’accoglienza ai divorziati per riavvicinarli alla fede.
Luciana e Antonio Verdoliva (S. Marco) – Sottolineano il desiderio di formarsi e la necessità di un costante contatto con la Parola di Dio. Nel loro gruppo hanno scoperto com’è importante stare “su di sé all’interno del sistema”. Spesso all’interno di un sistema di relazioni si tende a dare la colpa all’altro mentre, spesso, molte questioni partono proprio da noi. Sentono l’esigenza di “servizio”perché, in tutte le parrocchie, ci sono famiglie che necessitano aiuto.
Giovanna e Francesco Alberino (Pastena) – Sono molto contenti e felici di intraprendere questo percorso insieme e pieni di speranza di fare qualcosa di buono per loro stessi e per gli altri. Giovanna è catechista della parrocchia di Pastena, inserita nel Solido, ed è rimasta positivamente colpita per tutte le iniziative riguardo alla pastorale familiare delle altre parrocchie. Loro, in questo settore, sono all’inizio e sperano che, grazie agli stimoli e aiuti che l’Ufficio diocesano può dare loro, potranno costituire un gruppo di supporto alle famiglie che sono così disorientate e sempre più in crisi.
Giuseppe e Maria Sicignano (S. Maria delle Grazie) – E’ stato il loro primo incontro di formazione. Questi due giorni li hanno arricchiti tanto ricevendo nuovo entusiasmo per il futuro. Hanno scoperto tanta amicizia e tante problematiche simili alle loro.
Teresa e Lorenzo Balduccelli (Unità Pastorale Massa Lubrense) – Ad una settimana dal primo incontro di formazione di pastorale familiare, ci ritroviamo a meditare e rivivere la nostra trasfigurazione vissuta come famiglia di famiglie nel primo incontro di formazione diocesano. Incontro che ha messo a nudo di come il Signore, il Dio Fedele trasfigura le nostre storie personali e comunitarie. Bellissime le testimonianze che hanno evidenziato di come il Dio con noi ha tessuto ed intessuto la nostra/e storie, e, fidandosi di noi, ci invita ad essere forti nel proclamare la bellezza di essere testimoni in “due” di un progetto di Vita “con Lui in mezzo”. La “croce” non ci è rimossa , anzi, proprio la presenza di Elvira e Nino ne è stata la più efficace testimonianza, ma sostenuti da Lui “Uomo che ben conosce il Patire”, presente nell’unità di una comunità operante per il Regno, abbiamo visto come il dolore condiviso si trasfigura, e nella Sua volontà, genera   “Vita”, “Senso” al nostro andare e del nostro esistere. Non una sola testimonianza non è passata attraverso la fioritura di una croce donata ai fratelli, Resurrezione, Speranza e Vita, per molti. Esperienze di servizio tenace e creativo in Cristo, per la forza e il sostegno di tanti, per la Chiesa e la società. Abbiamo sperimentato la bellezza dell’essere famiglia, cellula viva che ognuna con la sua specificità tesse le basi solide del futuro , non monadi isolate, distruttive, chiuse in sé e al sempre nuovo di Dio.
Un GRAZIE !!!!!!!!!!!! al lavoro silente di tutto l’Ufficio pastorale e come diceva il nostro Arcivescovo nel suo intervento: “Stiamo e staremo nei prossimi appuntamenti per offrire un servizio alle altre famiglie per avviare quel processo di trasformazione missionaria delle nostre comunità per entrare dentro la storia per far uscire fuori quelle che sono le emergenze”. Un ringraziamento doveroso, per la loro accoglienza e disponibilità alle Suore apostole del Rosario e al gruppo scouts per l’animazione dei bambini. Infine un ringraziamento speciale a don Francesco Di Palma, che ha servito con dedizione l’Ufficio di Pastorale Familiare dal 2009 ed ora è chiamato alla Missione in Terra Santa.
Con l’occasione vi ricordo i prossimi appuntamenti del 17/18 maggio sul tema “La crisi nella coppia: analisi ed indirizzi di aiuto”, e del 14/15 giugno sul tema “Affido e solidarietà familiare”a cui vi aspettiamo numerosi.

di Nino GARGIULO