Le parrocchie di Castellammare incontrano Josi della Ragione

Si è tenuto il giorno 27/02/2023, presso il Salone parrocchiale della Parrocchia Gesù Buon Pastore, l’ incontro con Sindaco di Bacoli – Josi Della Ragione.

L’incontro è stato introdotto da Don Antonio Santarpia. Un breve saluto di benvenuto e illustrazione del cammino svolto fino ad oggi dall’Equipe Insieme per il Sociale, dai cui incontri è sorta la necessità di un confronto con una realtà simile a quella della nostra Città dove però le cose funzionano grazie al coinvolgimento dell’intera cittadinanza.

Di seguito le domande poste e le relative risposte

  • Chi era Josi prima di diventare sindaco di Bacoli?

“Posto davanti all’alternativa di dover andare via dalla propria terra d’origine, spinto anche dalla famiglia a trasferirsi fuori per potersi realizzare, ha trovato dentro di se la voglia e la forza di non abbandonare i suoi luoghi e le sue origini, coltivando un sogno di vedere rinascere una terra bellissima, ma afflitta da tante problematiche, molto comuni dalle nostre parti. Il sogno era quello di vedere la propria città porre nelle migliori condizioni possibili i propri cittadini e i giovani in particolare, di poter scegliere serenamente se restare o se andare via”

  • Da che cosa nasce il suo amore per la città?

“Oltre alle bellezze naturalistiche, certamente la scelta di restare e di dare tutto se stesso alla città, è stata dettata dalle sue radici, dal fatto di essere una famiglia storica che da generazioni era radicata a Bacoli, ma anche dalla volontà e dalla determinazione di vederla rinascere per dare una speranza ai giovani e alle future generazioni”

  • La prima ricchezza di una città sono i suoi cittadini: Quale percorso, sotto la sua guida, hanno compiuto i cittadini di Bacoli per passare dalla indifferenza, dalla sfiducia alla partecipazione

Il voto è un contratto; occorre dare significato al voto poiché si sottoscrive un contratto di fiducia dal quale scaturisce l’attuazione di un programma in cui il singolo cittadino elettore deve essere coinvolto nei 5 anni. Andare a votare quindi non basta, occorre seguire i consigli comunali, istituire comitati di quartiere, esercitare i controlli da parte della comunità, seguire le commissioni consiliari, proporre iniziative, confrontarsi anche tra Comuni arrivare a creare una Rete tra i comuni per rafforzare le azioni da porre in essere per il bene comune. Un esempio è il movimento FREE BACOLI”

  • Dove ha trovato il coraggio di affrontare le illegalità diffuse sul suo territorio e di guardare oltre?

Buona volontà e onestà da sole non bastano, a queste bisogna aggiungere le competenze specifiche. Non è possibile che tutti possano pronunciarsi su tutto. E’ vero che uno vale uno, però secondo le competenze specifiche. Occorre quindi riconoscere la competenza specifica dell’altro e da questo tratte il proprio arricchimento; a questo si aggiunga lo studio attivo che ciascun interessato deve praticare; in tal modo si riesce a mettere a sistema le conoscenze per agire al meglio per il raggiungimento del bene comune.

  • In che modo avviare un rapporto virtuoso a livello di informazione tra i cittadini e la macchina comunale?

Semplificare la comunicazione informativa tra i cittadini e la macchina comunale è essenziale. Fare una cosa e non dirla equivale quasi a non farla. Comunicare consente di far sentire utili e parte integrante tutti i cittadini che si sentono così coinvolti a tutti i livelli nella cosa comune. Creare una comunicazione diretta tra l’istituzione e il cittadino crea coinvolgimento e rende orgogliosi della propria città. Le bellezze naturalistiche non bastano, occorre che quello che abbiamo trovato venga riconsegnato migliorato e quando le cose funzionano, bisogna dare merito ad ogni singolo cittadino. Solo così si può generare un circolo virtuoso in cui ciascuno si spinge sempre di più nell’impegno per il bene comune. Sentirsi orgogliosi della propria città migliora la vita del bene comune. L’informazione fa si che tutti i livelli della macchina comunale vadano nella stessa direzione e quindi la mente e il braccio agiscano in piena sinergia. Il sindaco da solo non va da nessuna parte, ma è parte di una comunità e l’informazione risulta fondamentale per rendere partecipe l’intera collettività e per formare il cittadino al proprio dovere. E’ chiaro che l’Amministratore debba agire con determinazione e risolutezza ma egli è parte di una comunità che va informata e che a sua volta deve farsi recettiva partecipando attivamente alla vita pubblica. Lo slogan adottato dall’amministrazione di Bacoli è “Un passo alla volta, ma condiviso”. Si tratta di avanzare, anche piano, ma tutti insieme; cioè di realizzare non molti progetti ma con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza. Questo ha certamente maggior valore che non realizzare molti progetti con il contributo di poche persone”.

a cura dell’Equipe Insieme per il Sociale