Lourdes, 12 ottobre 2022 ore 19.15
La terza giornata del pellegrinaggio è sempre la più impegnativa. Innanzitutto perché è al centro del cammino. Dunque rappresenta il momento culminante di un itinerario che ha visto tutti impegnati ad entrare nel clima di questa straordinaria esperienza spirituale. Nessuno avverte la stanchezza, che inevitabilmente si fa sentire: prevale la gioia e la si nota chiaramente sul volto di tutti.
C’è anche un altro motivo, legato ai momenti forti che abbiamo condiviso con gli altri pellegrini, soprattutto con la Messa internazionale. Per chi vive la prima volta questa celebrazione si tratta di un momento veramente intenso di comunione ecclesiale, che coinvolge persone di lingue e culture diverse unite però dalla stessa fede che in Cristo e dall’amore alla sua Chiesa. Chi poi si ritrova a questo appuntamento da più anni può nel tempo imparare a gustare la bellezza della liturgia, curata e preparata nei segni e nei canti, con la partecipazione di rappresentanti dei numerosi gruppi presenti. Ogni volta, anche quest’anno, c’è qualcuno che a fine Messa mi ringrazia con le lacrime agli occhi, avendo fatto un’esperienza celebrativa così bella che fa penetrare più profondamente nel mistero ed apre alla gioia del Popolo di Dio radunato da ogni parte della terra.
Quest’anno poi abbiamo avuto anche un motivo in più per vivere bene questo giorno, già di per sé decisivo per il buon esito del pellegrinaggio. A causa di una variazione di programma nel pomeriggio c’è stata sia la catechesi divisi per gruppi che la preghiera del rosario alla Grotta. Non ho notato volti annoiati o distratti. Anzi l’ora che ci è stata assegnata per l’incontro è passata così velocemente da far esprimere a tutti il desiderio di voler continuare l’esperienza. Portiamo infatti tutti nel cuore il bisogno di essere aiutati a comprendere la nostra fede e a scoprirne le conseguenze operative nella vita di ogni giorno. La preghiera del rosario, insieme a coloro che si sono sintonizzati con noi tramite TV2000, ci ha fatto sentire ancora di più il bisogno di aiutarci gli uni gli altri, come una sola famiglia che presenta al Padre le necessità die fratelli, specie quelli più in difficoltà.
La giornata intanto non è ancora finita. La fiaccolata “aux flambeaux” ci aspetta. Canteremo e loderemo, nel buio della notte che si avvicina. Cammineremo andando in processione e accompagnando i malati, che qui hanno sempre il primo posto come dovrebbe accadere ovunque nelle comunità cristiane e nella società civile. Ci sentiremo uniti a Maria e a tutti quelli che, pur schiacciati dalle prove, non perdono la speranza. Che mistero grande è la Chiesa. Qui a Lourdes ne tocchiamo con mano la bellezza e ci sentiamo inviati a condividerla con tutti!