Mons. Alfano: “Solo fidandoci di Lui ci ameremo gli uni con gli altri”

Domenica 7 ottobre ci presenta un passo del vangelo di Marco:

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

Su questo passo del Vangelo, ci offre una riflessione, il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano:

Cosa vi ha ordinato Mosè?

Così Gesù risponde a quei farisei che gli pongono una domanda cruciale su una questione molto dibattuta in quei tempi ancora di più oggi. La domanda sul ripudio, sul divorzio. Ai tempi di Gesù si discuteva tantissimo. Sempre le famiglie hanno trovato qualche difficoltà. Si trattava di domandarsi se era consentito il ripudio e se rientrava nella legge del Signore. C’era un’interpretazione differente riguardo ai testi di Mosè che troviamo nella bibbia. Ed ecco la domanda di Gesù: “Cosa mi ha ordinato Mosè?”

Indubbiamente nei testi della bibbia c’è scritto che è previsto il ripudio in determinate condizioni e quindi sembrerebbe lecito, è consentito ripudiare la propria moglie, era solo dalla parte del marito al quale era riconosciuto questo diritto. Ma Gesù va oltre e proprio leggendo i testi sacri nella loro interezza, rimanda alle origini, la genesi, la creazione, il principio. Dio crea l’uomo essere umano, maschio e femmina, e vuole che i due, incontrandosi, si amino e diventino una sola cosa. Dunque Dio, secondo la Parola di Gesù è presentato secondo colui che ha un progetto straordinario, grande, bello. Un progetto di amore che ha scritto nel cuore delle creature umane: uomo e donna, unendosi non sono più due ma, il testo antico dice una sola carne, quasi un solo essere, una sola persona. L’uomo, conclude Gesù, non può separare ciò che Dio ha unito. Le affermazioni sono alte, impegnative, ancora di più oggi. Ma lette in un’ottica di fede, alla luce non tanto delle nostre capacità quanto del disegno di Dio, sono straordinarie: Dio mette nelle sue creature la possibilità di non rimanere soli, di non vivere chiusi in se stessi. Dà la possibilità di aprirsi agli altri, sono i nostri rapporti, le relazioni, le amicizie che nel rapporto coniugale trovano una forma unica, definitiva, permette di sperimentare la forza dell’amore, capace di superare tutti gli ostacoli, anche quelli più gravi. Quello che vale per l’uomo, vale anche per la donna, come Gesù spiega ai discepoli. Non ci sono differenze, non sta imponendo qualcosa di difficile, di impossibile ai discepoli che vorranno seguirlo, sta aprendo un disegno straordinario.  Un disegno, che un po’ alla volta con una certa fatica, ma non impossibile, si può anche realizzare. Perciò accoglie i piccoli e dice che solo diventando bambini entriamo nel regno dei cieli. Solo fidandoci di Lui e aprendoci all’amore del Padre potremo amarci come ci ama Lui.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie