Restauro Cappella San Catello

Il 18 gennaio 2018 alle ore 18.30, nella Concattedrale di Castellammare di Stabia al termine dei Vespri Pontificali  avrà luogo la cerimonia di solenne benedizione della Cappella di San Catello officiata dall’Arcivescovo S.E. Mons. Francesco Alfano, in occasione dell’avvenuto restauro iniziato nel novembre del 2016.
 
La Cappella di San Catello, già esistente all’interno della Cattedrale, fu costruita  “ex novo” a partire dal 1879 su progetto dell’architetto Ignazio Rispoli. I lavori terminarono nel 1883, quando, l’11 maggio, l’allora presule Vincenzo Maria Sarnelli la benedisse solennemente.
L’accesso alla nuova costruzione fu realizzato sacrificando l’antica Cappella del Crocifisso, dallo spazio ottenuto fu ricavato un corridoio di collegamento nel quale, attualmente, sono tumulati i resti mortali di Monsignor D’Arco e di Monsignor Petagna. La cappella, di pianta centrale, è caratterizzata da una volta affrescata dal maestro Vincenzo Paliotti sulla quale è rappresentato l’ingresso in cielo di San Catello offerto a Cristo dall’arcangelo San Michele.  Alla base della cupola, nei quattro pennacchi che sorreggono il tamburo, sono raffigurate le quattro virtù cardinali: prudenza, giustizia, temperanza e fortezza. Sull’arco d’ingresso, invece, è dipinto l’apparizione dell’Arcangelo San Michele ai Santi Catello e Antonino sul monte Aureo.
 
Così come dichiarano gli Architetti Flavio Morvillo e Gerarda Cimmino, gli approcci sia progettuali che esecutivi, sono stati ossequiosi dei principi della Carta Italiana del Restauro, e quindi volti a “rispettare e a salvaguardare l’autenticità degli elementi costruttivi”. Infatti, ogni operazione eseguita è statapreventivamente e meticolosamente indirizzata da una profonda conoscenza dei caratteri costruttivi originari, da un’attenta ricognizione dello stato conservativo ed, eventualmente necessaria, è stata condotta sui principi della riconoscibilità, della reversibilità, della compatibilità, del minimo intervento e dell’assoluta eccezionalità.
 
Il restauro ha riportato alla luce l’antico splendore degli stucchi e delle dorature e la lucentezza dei colori originari degli affreschi offuscati per lungo tempo da inopportuni interventi riparatori e da un avanzato stato di degrado, che ne avevano alterato l’identità storica e l’unicità artistica, obliando visioni come quella della mandorla di cherubini che circonda il Cristo effigiato nella cupola.
 
L’intervento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra: la Dott.ssa Angela Schiattarella, quale delegata della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Provincia di Napoli; Don Pasquale Vanacore, quale direttore dell’ufficio beni culturali dell’Arcidiocesi di Sorrento- Castellammare di Stabia; Don Antonino D’Esposito, quale parroco della Concattedrale; la Coo.Be.C. – Cooperativa Beni Culturali, quale esecutrice; l’Arch. Flavio Morvillo e l’Arch. Gerarda Cimmino, quali direttori dei lavori; e soprattutto in virtù del contributo ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
 
 
La presentazione dei lavori avverrà invece, sempre nella Concattedrale, nella Cappella di San Catello,  il giorno 20 gennaio 2018 alle ore 20.00.  
 
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