Sant’Antonino benedice il suo popolo, ritorna la processione religiosa del Santo Patrono

Mons Alfano: "Siate lievito di giustizia e fiaccole di speranza"

Ritorna dopo due anni di sosta, la festa religiosa in onore di Sant’Antonino Abate, patrono della città e patrono, insieme a San Catello vescovo, dell’Arcidiocesi di Sorrento e Castellammare di Stabia.

La processione religiosa, a seguito di moltissimi fedeli, è partita alle ore 9:00, dalla Basilica di Sant’Antonino in piazza. L’antico simulacro d’argento del Santo – realizzato nel 1564 dell’orafo Scipio di Costantio – è stato portato in processione lungo le strade del centro storico, accompagnato dalle autorità ecclesiastiche e da una rappresentanza di confraternite cittadine. Una sosta nella Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo, ha raccolto tutti i presenti in un unico abbraccio. Dopo qualche ora, il rientro in Basilica, con la solenne Messa presieduta dall’Arcivescovo Mons. Francesco Alfano.

“La figura del messaggero di pace è importante nella Bibbia così come per noi oggi. Quanto abbiamo bisogno di buone notizie? Le cattive notizie ci tolgono la tranquillità. Impariamo a scorgere nel buio, i segni della bellezza che viene. In che modo? Amando, non c’è altra via per spezzare la catena violenza. Solo l’attenzione e l’accoglienza dell’altro fondano le basi per una convivenza libera e pacifica, capace di costruire un futuro sano. Non sempre siamo capaci di camminare insieme, ma la Chiesa è chiamata a farlo. Sant’Antonino ha dedicato tempo all’ascolto e al silenzio, diventando così segno concreto di unità, amicizia e comunione. Siate lievito di giustizia e fiaccole di speranza, capaci di accogliere la grazia del Signore per condividerla con tutti” – le parole del Vescovo Alfano.

La festa religiosa del Santo Patrono rappresenta un momento particolare per la città e per i suoi fedeli, anche perché apre le porte alla nuova stagione lavorativa del territorio. In questa ottica, si inserisce il servizio della Pastorale del a Turismo e del Tempo libero, che vuole essere braccio operativo per la chiesa diocesana, proponendo un modello di accoglienza integrato, giusto e sostenibile.

Le celebrazioni religiose in onore di Sant’Antonino termineranno questa sera, sempre in Basilica, con il canto dei Vespri e il tradizionale panegirico.

di Clelia Esposito