Domenica 3 marzo è andato in scena nella villa comunale di Castellammare di Stabia il “Festival della Munnezza”, una manifestazione sognata, voluta e realizzata dai giovani scout della branca RS della Zona Faito.
I giovani, di età compresa tra i 16 ed i 21 anni, distribuiti su tutto il territorio della Zona Faito, la struttura dell’Agesci che abbraccia i gruppi dell’Arcidiocesi Sorrento-Castellammare di Stabia (Stabia 1 e 2, Gragnano 1 e 2, Piano di Sorrento 1, Sant’Antonio Abate 1), della Prelatura di Pompei (Pompei 1 e 2), delle Diocesi di Nola (Scafati 1 e 3), e della Diocesi Nocera Inferiore-Sarno (Angri 1, 2 e 3, Nocera Inferiore 1, Nocera Superiore 1, Sarno 1, Pagani 1), hanno vissuto fin da dicembre scorso un percorso legato all’impegno di cittadini attivi, dapprima confrontandosi su varie tematiche con i proprio “alfieri”, ragazzi scelti tra i propri Clan come i più rappresentativi, fino ad immaginare un evento tangibile che li avrebbe dovuti proiettare in maniera massiccia su un luogo simbolo della Zona.
“I nostri ragazzi – spiegano Raffaele Tarallo e Rachele Cava, incaricati alla branca RS di Zona -, si sono guardati negli occhi, hanno cercato di individuare una criticità che li accomunasse nonostante la provenienza da territori così diversi, ed hanno scelto il tema della spazzatura, delle difficoltà nei propri comuni di un riutilizzo dei rifiuti, ed hanno sognato… da qui l’idea del Festival con la scelta di Castellammare di Stabia, città tra le più grandi della Zona, per la sua realizzazione”. Oltre quindici sculture realizzate tra gennaio e febbraio dagli scout con un tema unico, ma rivisitato sotto tante sfaccettature, dal ricordo del salice di Hiroshima, alla realizzazione di un Dna fatto di lattine, fino alla finestra sul Vesuvio riprodotto con cicche di sigaretta e polvere di caffè per ricordare gli scempi degli incendi di questi ultimi anni, per una mattinata iniziata come sempre con l’issabandiera e la preghiera elevata a Dio per accompagnare e benedire il proprio essere famiglia, e proseguita in collaborazione con l’amministrazione di Castellammare di Stabia e la ditta che si occupa della differenziata sul territorio stabiese, distribuendo volantini e sensibilizzando la popolazione. Ai cittadini sono stati distribuiti, poi, dei tappi da depositare in apposite ceste ai piedi delle tante sculture per votare la più significativa.
Alla fine la più votata è stata quella dei gruppi del Gragnano 1 e 2 che da qualche anno vivono l’esperienza di un clan cittadino, con i ragazzi dei due gruppi che condividono momenti ed esperienze. “Per la nostra Zona un primo momento che sembra quasi aprire le porte alla marcia che tra qualche giorno vivremo a Casal di Principe in occasione dell’anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana. Un forte momento di aggregazione che avvalora ancora di più il nostro essere scout nell’Agesci, la voglia dei nostri ragazzi di crescere, come voleva il fondatore, Baden Powell, come buoni cittadini di domani”.
di Gaetano D’Onofrio
Responsabile di zona Faito