Sabato 6 settembre un giorno di festa per la Chiesa campana e in particolare per quella di Napoli per lordinazione episcopale del nuovo vescovo ausiliare di Napoli, Gennaro Acampa, nominato da Papa Francesco il 28 giugno scorso. La celebrazione è stata presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza episcopale campana. Allordinazione ha partecipato anche il nostro arcivescovo, monsignor Francesco Alfano.La messa è stata celebrata nella chiesa cattedrale di Napoli:sono stati vescovi co-consacranti monsignor Lucio Lemmo, vescovo ausiliare di Napoli, e monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra; hanno partecipato altri vescovi della Campania e di altre località.
Caro don Gennaro – ha detto, nellomelia della messa, il cardinale Crescenzio Sepe -, il Signore Ti ha chiamato e Ti affida la missione di essere pescatore di uomini. Lavventura che oggi comincia presuppone la conoscenza diretta e lamore incondizionato con il Maestro. Tu, infatti, non sei un annunciatore di una idea, ma il testimone di una persona, di Cristo, di cui sei diventato un esperto e con cui hai stabilito un rapporto intimo e personale. Poi larcivescovo di Napoli ha chiarito: Come vescovo devi continuare a testimoniare la carità pastorale con una nuova responsabilità, rendendo il tuo servizio sempre più simile a quello di Cristo povero e di una Chiesa profetica e coraggiosa che apre le sue porte e va incontro a tutte le miserie, umane e spirituali, della nostra gente, che ha fame di Cristo e che chiede di essere saziata e difesa nella sua dignità e nei suoi diritti umani. Un vescovo, ma anche ogni membro della comunità dei credenti, non può non farsi coinvolgere nella storia degli esclusi; pronto, come scrive Papa Francesco, ad accompagnare gli uomini nei loro processi di sviluppo.
La Chiesa di Napoli ha sottolineato il porporato – è in cammino per la missione impegnandosi a dare da mangiare agli affamati di Dio, agli affamati di giustizia e di speranza e alle folle sempre più numerose che vivono nella miseria e non sanno come fare per sopravvivere. Date voi stessi da mangiare: è linvito che il Signore rivolge anche a Te, come a tutti noi, perché ci facciamo pane spezzato per dare vita, come ha fatto Cristo, a quanti, soprattutto ai giovani, hanno fame di futuro e di speranza. Dinanzi alle sfide che si profilano allorizzonte, possiamo avvertire un senso di disagio. È umano scoprirsi stanchi quando, quotidianamente, ci si spende per gli altri, ha osservato il porporato. In realtà, le continue e numerose richieste della nostra gente, cui non sempre siamo in grado di dare una risposta, possono causare uno stato di frustrazione che, a lungo, sfibra anche i più robusti ma, caro don Gennaro e cari amici sacerdoti e fedeli laici, non arrendiamoci. Cristo è con noi, lo Spirito ci guida. Di qui linvito: Andiamo al largo e gettiamo le reti convinti che impegnarsi in un grande progetto pastorale accresce lentusiasmo e riscalda il cuore e può costituire un forte antidoto contro quel senso di impotenza che nasce dal vedere i nostri sforzi non sempre coronati di successo o anche criticati e osteggiati da qualche anonimo interlocutore che fa prevalere la presunzione, lambizione e le chiacchiere, come dice Papa Francesco, sul dovere di essere Chiesa e costruire la comunione sulla carità che troppo spesso viene predicata agli altri ma poco e nulla praticata. La Chiesa, in tutte le sue articolazioni, ha bisogno di testimoni veri, di santi, non di mistificatori e di chiacchieroni!.
Monsignor Gennaro Acampa, nato a Napoli nel 1945, vicario episcopale per il Clero, è sacerdote dal 1968 e preposito curato della collegiata-parrocchia di San Giovanni Maggiore dal 1974. Ha conseguito la licenza in Sacra Teologia ed è stato padre spirituale del seminario Paolo VI e degli aspiranti diaconi permanenti, nonché docente presso le scuole medie statali.