In cammino verso Lisbona: la preghiera delle “giovani sentinelle”

Dopo due anni di fermo, di pausa, di stasi, di blocco, un gruppetto di preti si è radunato e ha chiesto al vescovo di riprendere in mano la Pastorale Giovanile un po’ al palo dal tempo del Covid.

Mons. Alfano accoglie la richiesta e dà mandato informale. Quale migliore occasione per una ripartenza se non la GMG di Lisbona? E così inizia in punta di piedi un ritrovarsi per provare a rilanciare una dimensione pastorale più estesa ai giovani che bazzicano nelle parrocchie e non solo. Quattro piccoli eventi per incominciare tutti insieme e poi la GMG a latere.

Noi contiamo, Gesù moltiplica. Giovani su giovani hanno non solo accolto l’invito agli incontri diocesani ma tantissimi si sono iscritti alla GMG (189 tra vescovo preti diaconi seminaristi e giovani delle quattro zone pastorali della diocesi).

Dato il miracolo esploso tra le nostre incredule e fiduciose mani, stiamo provando a fare della GMG un volano, un trampolino di lancio per un prima che rinvigorisce lo spirito e la comunione ecclesiale tra una zona e l’altra, e un dopo che sogna e progetta nuovi contagi di bene per chi è ancora rimasto ai margini e per chi vuol provare a vivere nello Spirito pur abitando un mondo iper secolarizzato.

All’interno di questo grande gruppo nascono varie esperienze, da un lato tante attività di autofinanziamento comunitarie (quello che si raccoglie andrà a vantaggio di tutti i giovani della diocesi equamente distribuito), e dall’altro, all’interno del grande gruppo, un piccolo (non tanto piccolo) gruppetto, le sentinelle, che prega per i giovani e per l’esperienza della GMG.

Le sentinelle accompagnate da alcuni sacerdoti, si sono incontrate e insieme hanno tracciato un cammino di preghiera che animasse lo spirito dell’esperienza dal di dentro, il cuore pulsante nel corpo operativo, un po’ come diceva santa Teresa di Lisieux. E così, con l’inizio della quaresima abbiamo iniziato con la veglia notturna. Ogni notte, secondo un calendario di turni, a due a due ci si sveglia nel cuore della notte, ci si collega davanti al computer e ad una candela accesa e si prega l’Ufficio delle Letture concluso dalla preghiera della GMG. La veglia notturna, una luce accesa nella notte dalle sentinelle per tutti i giovani che non vegliano più, che non sperano più, che non riescono ad alzarsi più. Pregare insieme, a due a due, oltre ad essere di evangelico insegnamento, dà una marcia in più per alzarsi dal letto alle tre di notte e pregare, c’è un volto che ti aspetta, oltre ad una luce da accendere.

Inoltre ogni settimana il martedì, tutte le sentinelle celebrano l’eucaristia con queste particolari intenzioni, ovunque si trovino, in diocesi e fuori sede. Nel tempo di Pasqua ci incontreremo nei monasteri della nostra Chiesa per condividere dal vivo la fraternità e la preghiera in ascolto di quel Dio che sotto la sua croce ci raduna, con la sua croce ci salva, e affidandoci la sua e la nostra croce ci invia a raccontare a tutti la buona notizia di quel Dio che è Padre, del Figlio che vive in fiducia al Padre, dello Spirito che ci trasforma in Lui. E poi in maggio il pellegrinaggio mariano e poi…e poi percorreremo le strade che il Signore ci sta aprendo provando a non ostacolare troppo l’azione dello Spirito.

È possibile proporre ai giovani una vita fraterna, una vita evangelica, una vita nello Spirito, occorre solo il coraggio di iniziare. Fatelo tutti, buon cammino.

Don Filippo Capaldo