Esercizi Spirituali per i Laici

La scelta di Dio, le scelte di Abramo… racconto di una promessa

Testimonianze sugli Esercizi Spirituali guidati dall’Arcivescovo Mons. Alfano 2-5 gennaio 2023

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Nunzia Alfano

Il Signore sceglie Abramo come fa con ognuno di noi. Ci chiama ad una relazione Altra e alta con Lui, ad una vera Alleanza che diventa benedizione per noi e per gli altri e che ci spinge con generosità e disponibilità di cuore fuori da noi stessi, dalle nostre certezze e dalle nostre paure, per andare incontro ai nostri fratelli.

È un Dio che parla, che si comunica, ci chiede in piena libertà di accogliere il suo progetto salvifico su noi, purificando i nostri desideri e le nostre attese…ci insegna a rileggere il nostro passato scorgendo in esso, anche nei momenti più bui, la luce della sua presenza e tanti segni di provvidenza, a testimonianza che Lui è il Dio della vita e del futuro e che sempre provvede a ciò che è necessario per noi.

Il Vescovo ci ha lasciato come consegna 4 punti che meglio ci faranno meditare e attualizzare la Parola che ha spezzato per noi in questi giorni:
1) Alleanza 2) Paternità 3) Dono 4) Prova

Questa prima esperienza di esercizi è stata, per me, ricca di grazia, non è mancato niente, anzi sono tornata piena… e con un cuore colmo di serenità! Veramente la misura è stata traboccante!

L’anello che ci è stato consegnato a conclusione, segno dell’alleanza e della fedeltà di Dio verso di noi, ha per me anche il significato di quello del figliol prodigo. Mi sono sentita a Casa…ed a casa voglio custodire tutto quello che abbiamo meditato nei giorni scorsi.

Ora la mia irrequietezza, quella ricerca frenetica che mi porto sempre dentro, a poco a poco si sta trasformando in senso di Pace, anche se c’è molto da riordinare dentro e fuori di me. Sto guardando con altri occhi tutte le relazioni familiari e anche chi, per ora, non ha il Cuore ben disposto, certa che il Signore opererà anche lì e in profondità!

Anna Ferraro

Ho un ricco bagaglio di esperienze di cammino nella fede: campi scuola, ritiri di ogni tipo, incontri diocesani, escursioni, eventi di preghiera, corsi di spiritualità… ma ad oggi non avevo ancora preso parte agli Esercizi Spirituali. La “chiamata” è arrivata attraverso una locandina in rete ed è scattata in me una sorta di esigenza interiore! L’ho vista come un’occasione da prendere a volo, un’esperienza per stare un po’ più vicino a Dio con la figura di Abramo. Mi sono fidata di Dio e affidata al Suo invito cogliendo l’opportunità di ascoltare la sua Parola alla mia storia.

Fare silenzio e silenziare tutte le voci intorno: era su questo che mi soffermavo quando mi parlavano degli Esercizi Spirituali; solo a conclusione di questi ho potuto valutare la portata vincente del fare Memoria della mia storia e l’Ascolto della Parola alla mia vita, che con maggior forza entra in dialogo con tutto noi stessi e Dio, anche fisicamente parlando, in quanto esige un sapersi fermare, respirare, ascoltarsi, fare pace anche con il corpo, mettendo ordine, ricreando un’armonia interiore per una vera e piena relazione Dio.

Sono arrivata completamente ripiegata su me stessa, il cuore ferito e lacerato da importanti lutti, piegata nel mio isolamento cercavo di addormentare il dolore distogliendomi dalle tante faccende giornaliere e lavorative. Grande era lo smarrimento, la sensazione di essere inesorabilmente lontana, la totale cecità di non riuscire a trovare vita mentre tutto attorno a me parlava di morte, di mancanze e vuoti.

Sono convinta, perché sperimentata più volte, che la Grazia trova sempre un modo per raggiungerci in ogni condizione o situazione di vita, apre nuove strade e dona occhi rinnovati. E la Grazia è passata per questi esercizi, tanta Grazia da ricolmare alcuni vuoti e lenire qualche ferita.

Fare memoria di Dio che è Padre e si fa custode di ogni cammino, di ogni passo, finanche o soprattutto di ogni nostro passo falso, perché ha cura dei suoi figli. Se solo imparassimo davvero ad Essere Figli: Figlio Amato, Figlio Felice e Figlio Fecondo. Se permettessimo a Dio di farci da Padre, quanta libertà sperimenteremmo! Non smetterebbe di dirci “Non temere, io sono il tuo scudo” e “io sarò con te per sempre”. Chiede di fidarsi di Lui proprio come ad Abramo e promette che “la ricompensa sarà molto grande”.

Dio rimane fedele fino alla fine alla sua promessa alla nostra vita e se può capitare che troppo presi dal vivere e sopravvivere dimentichiamo l’antica promessa, Lui la rinnova ogni giorno. La Grazia passata in questi esercizi vuole che si faccia memoria ed io ho ricordato (che significa: riportare al cuore) il suo antico patto stabilito all’inizio della mia relazione con Dio: generare vita (dare vita), portare (fuori il) frutto. É stato indescrivibile per me ritornare all’essenza, all’origine. La gioia e la gratitudine hanno danzato insieme per molto tempo, tanto da trasformare il mio silenzio in canto di liberazione.

Dio vuole entrare in relazione con ogni uomo, entra nel nostro tempo e nella nostra storia, lì dove siamo, nelle nostre macerie, nelle nostre morti, con i nostri progetti e desideri di futuro. Attraversa con noi la Storia, ci accompagna e non ci lascia soli nel cammino.

Lasciamo fare a Lui, mettiamo tutto nelle sue mani, fidiamoci dello sguardo di futuro che ha verso ognuno di noi. Se perdiamo la rotta o nella confusione delle scelte da fare ci sentiamo persi, torniamo a Lui, all’ascolto della sua Parola che si fa viva e feconda anche nei nostri fratelli e sorelle che incontriamo, senza essere ancorati sui meriti, sull’essere all’altezza, sui tempi, sul dove, sul quando. Apriamoci alla Vita e alla Benedizione che Dio ha fatto alla nostra vita, proviamo ad “Alzare gli occhi” verso Colui che viene perché Dio è il Dio del futuro e saprà fare cose meravigliose insieme a ciascuno di noi.

Raffaella Grasso

Non è la prima volta che partecipo agli Esercizi Spirituali organizzati dalla Diocesi e tutte le volte sono state esperienze uniche e rigeneratrici.

Anche quest’anno li attendevo con gioia per allontanarmi un po’ dal caos del quotidiano e incontrare il Signore nel silenzio con l’ascolto della Parola e la preghiera sia personale che comunitaria.

Questa attesa è stata pienamente esaudita! Il nostro Vescovo, don Franco, ha saputo esporci la Parola in modo chiaro, gioioso, aiutandoci ad accoglierla nei nostri cuori e a confrontarci con essa.  Non solo io ma credo tutti i partecipanti ne abbiamo tratto grande beneficio.

Don Franco ci ha guidati nella lettura esegetica-spirituale di quella parte del libro della Genesi che ci racconta di Abramo, da cui il tema degli Esercizi: “La scelta di Dio, le scelta di Abramo; racconto di una Promessa”

Storia di Abramo, antica ma sempre attuale, in cui ognuno si ritrova perché storia della fragile condizione umana, ma inserita dentro quel mistero d’amore che è il progetto di Dio per l’uomo.

La vicenda di Abramo, tutta la storia della sua vita e della sua famiglia è tipo di ogni persona credente chiamata a vivere la fede come obbedienza, attraverso vicende spesso incomprensibili che chiedono scelte dolorose e abbandono totale a Dio, che si rivela come colui che è sempre fedele alle sue promesse.

La fedeltà di Dio è anche verso di me.  Non è facile trovare le parole per condividere e comunicare la grazia così forte, intima e personale vissuta durante i giorni degli Esercizi, di ricevere maggiore consapevolezza che Dio oggi, ancora di più, è l’unico Signore della mia vita.

Il silenzio, le bellissime e profonde lectio divine di don Franco, la celebrazione eucaristica, l’adorazione pomeridiana e i momenti di preghiera personale sono state occasioni in cui Dio con la sua carezza ha denudato completamente la mia anima.

Egli mi ha scossa e interpellata personalmente e profondamente, ha parlato alla mia storia concreta, mi ha illuminato sul cammino da fare e su un passaggio interiore che per me è un po’ faticoso da compiere.

Dio sta chiedendo anche a me, ora, di fidarmi di Lui con la stessa disponibilità e la stessa fiducia di Abramo.

Un grazie di cuore al nostro Pastore, anche per l’attenzione con cui ha seguito ciascuno di noi. Grazie anche a don Salvatore che ci ha illuminato sul metodo di preghiera ignaziano; a Laura e Antonietta per il loro affetto e l’onere dell’organizzazione.