Vita Consacrata

Secondo incontro di formazione per la Vita Consacrata

Gli Incontri di formazione della Vita Consacrata diocesana continuano in streaming a causa delle restrizioni anticovid. Dopo una breve introduzione e sintesi del primo incontro presentato da Padre Antonio Ridolfi ofm, Vicario Episcopale per la Vita Consacrata, sabato, 13 marzo u.s., p. Ernesto della Corte ha offerto, alla presenza del nostro Arcivescovo Francesco Alfano e delle 21 Comunità religiose presenti, di cui anche i Monasteri contemplativi delle Domenicane di Lettere e delle Carmelitane scalze di Massa Lubrense, un’ampia ed approfondita riflessione sul tema: “Il Signore si è legato a voi” (Dt.7,7).

Tre sono stati i passaggi attraverso cui ha sviluppato il tema:

  • Papa Francesco e il suo viaggio in Iraq
  • Il documento post Sinodo sulla Parola del 2008 di Papa Benedetto XVI
  • 7,7: “Il Signore si è legato a voi”

Se la pandemia non risparmia nessuno, ha esordito p. Ernesto, è anche vero che ci sta facendo vedere tanti aspetti della nostra vita che prima non vedevamo affatto, per cui occorrerà trovare mille modi per rinnovare il nostro zelo apostolico, risollevarci dallo sconforto e dallo scoraggiamento.

La pandemia, ha proseguito più avanti, quando finirà ci troverà diversi; cambierà il nostro modo di fare apostolato e già da ora siamo chiamati ad un rinnovamento profondo e anche ad un ritorno alle fonti della spiritualità per diventare discepoli, cioè, segni viventi della presenza del Regno di Dio.

1° passaggio:

A partire da Papa Francesco, p. Ernesto ha sottolineato l’incidenza che il suo viaggio in Iraq ha avuto nelle coscienze di ogni credente e di qualsiasi credo religioso a cui si appartenga. Dalla Cattedrale dove furono uccisi dall’ISIS 46 cristiani, è giunto il forte richiamo a rinnovare la nostra fiducia nella Croce, nel perdono, nella riconciliazione. E da Ur dei Caldei, patria del nostro padre Abramo, ha ricordato la meravigliosa terra dell’Iraq, antica Mesopotamia, culla di civiltà, di filosofia, di religioni. Rivolgendosi ai Vescovi li ha sollecitati a rimanere, nella preghiera con Dio, accanto ai fratelli per essere sostegno, incoraggiamento; a stare in mezzo a loro con “cuore aperto” e a ritornare alla voce di chi vi ha chiamato”. È la vostra conversione, è tornare alle origini, su quei SI’ tante volte confermati. La Quaresima a cui ci richiama Papa Francesco, ha detto p. Ernesto, non è quella dell’ascesi, né dei gradi dell’Orazione!!! Dobbiamo ripercorrere, con Ambrogio le due vie quotidiane della Parola e dell’Eucaristia e la via straordinaria dell’Unzione dello Spirito.

La Vita Consacrata è “profumo dello Spirito” perché toccati dalla sua grazia che ci invia ai fratelli. Cristo è, infatti, l’unico punto di partenza e i vari carismi sono gli effetti di un incontro, non la fonte! L’unica fonte è il Vangelo! Dobbiamo riscoprire quella fede autentica, coraggiosa e contagiosa che nell’amore ci spinge a decentrarci, a vincere gli egoismi, le competizioni, le invidie e ci permette di costruire una vera comunione universale e fraterna. Non a caso Papa Francesco, a mio avviso, ci consegna tre “perle”:

  • la compassione che ci avvicina ad ogni fratello che vive nel dolore, nella sofferenza, nel bisogno;
  • l’umiltà nella verità che ci rende veri e liberi alla volontà di Dio e apre il cuore alla docilità senza ipocrisia e vanagloria;
  • la gentilezza che si fa premura amorevole ed accogliente e ci rende umani, veri!

 2° passaggio:

Riprendendo il Documento post Sinodo del 2008 di Papa Benedetto XVI, p. Ernesto ha focalizzato l’attenzione e la riflessione sull’espressione che il Papa consegnò alla Vita Consacrata definendola “esegesi vivente della Parola di Dio”; infatti, chiunque ascolta la Parola sceglie di vivere con radicalità il Vangelo. Occorrerà essere e fare sul serio!!! Nessun compromesso e mercanteggiamento, ma solo tensione verso Cristo e i fratelli. Bisogna lasciarsi attraversare dalla parola per incontrare Cristo, perché Dio parla nelle Scritture… passeremo, come Pietro per la crisi di Cafarnao, dove faremo esperienza di affermare: “Signore dove andremo?” E saremo disposti a seguirlo per la porta stretta per essere santi come il Padre. Tale scelta ci porterà a saper padroneggiare i nostri beni, ad educare i nostri desideri e a non essere schiavi dei nostri bisogni…: diventeremo trasparenza del Vangelo e riscopriremo la vita in Cristo, vita nuziale. Ogni carisma, ha proseguito p. Ernesto è un’opera che nasce dalla Parola ed è mantenuto dalla Parola… In noi sarà espresso nel raccontarci, narrare la bellezza della vita del Vangelo che ci ha cambiato la vita. La Parola di Dio continua a parlare nella Chiesa, a narrare, a essere memoria evangelica… e la Vita Consacrata, allora, è come un giardino che si apre sulla Parola di Dio e fa rifiorire gli stili di Gesù.

Da parte nostra è necessario togliere ogni crosta di perbenismo, di clericalismo e affettazioni e riprendere quello slancio iniziale che può capitare, con gli anni, di affievolirsi e fare spazio alla pigrizia spirituale. Ritornando alla Parola, riprendere coraggio, recupereremo energie e novità missionaria.

Ed ecco il 3° passaggio:

Dt.7,7 “Il Signore si è legato a voi”. Il versetto è quanto mai forte e inciso per noi Consacrati e ci rimanda alla nostra chiamata. E’ Dio che ha scelto noi e si è attaccato a noi per sempre; ha preso una decisione ed è quella di “amare ciò che sceglie”… Egli continua a lavorare per me, per noi!!! Come Maria impariamo a custodire lo sguardo di Dio su di noi sapendo che Egli ci ama così come siamo. Nostro compito sarà l’ascolto e l’adesione a Lui solo, amore eterno e fedele. Non desidera cuori “doppi”, ma un cuore “unificato” dallo Spirito, dal rendimento di grazie, consapevoli che anche se deboli e fragili, ritornando a Lui, alla sua Parola, all’Eucaristia, saremo rinnovati dalla sua misericordia e dal suo perdono

Maria D’Amora OV

Scaricabile l’audio dell’Incontro