Il 26 e 27 Gennaio é stata celebrata la seconda fase del percorso di formazione pastorale, secondo quanto indicato dalle Linee Pastorali 2017-18.
Per gli invitati a partecipare (parroci e sacerdoti, membri del Consiglio Pastorale diocesano, responsabili e membri degli Uffici e Servizi della Curia Pastorale e un rappresentante per ogni Consiglio Pastorale parrocchiale) é stata una bella e significativa esperienza di Chiesa. Infatti, come già per l’appuntamento di Novembre, non si trattava di partecipare ad un, seppur interessante, convegno di teologia, ma era richiesta la disponibilità a fare esercizio di ascolto, di riflessione, di confronto e di discernimento, in un clima di fraternità, illuminato dalla Parola di Dio.
Mons. Alfano, nella Presentazione delle Linee Pastorali per l’anno, aveva indicato in modo chiaro l’obiettivo di questi due momenti formativi: “cercheremo di riflettere su un possibile percorso ecclesiale, per i prossimi anni, che indichi vie concrete e praticabili, perché tutte le nostre comunità passino definitivamente da una pastorale di conservazione e di attesa, ad una pastorale missionaria”. Come ha poi ribadito nelle conclusioni di questa due-giorni,
abbiamo fatto nei due appuntamenti, un ‘esercizio’ e non è stata la prima volta, ma ha proseguito stavolta abbiamo sentito forte la responsabilità di rappresentare la nostra Chiesa.
Anche per questa seconda fase, il Prof. Carmelo Torcivia, teologo pastoralista, si è fatto nostro compagno di viaggio, attento a comprendere quanto gli veniva richiesto, specialmente nel valorizzare il nostro cammino di Chiesa. Infatti il Consiglio Pastorale diocesano, nella preparazione di questo percorso, ha insistito sulla necessità di non aggiungere proposte su proposte, a quanto maturato negli ultimi anni, bensì di essere aiutati in un cammino di discernimento per dare concretezza a scelte già effettuate. Ovviamente non si tratta di chiudersi al nuovo, ma di non dimenticare quanto già acquisito e tuttora rispondente ai bisogni dei fratelli.
Se nella prima fase abbiamo ripercorso il cammino della Chiesa, a partire dagli anni ’70, passando per la stagione dei Convegni ecclesiali della Chiesa Italiana, fino a giungere al pontificato di Papa Francesco, in questa seconda fase, il relatore ci ha offerto una lettura del nostro recente cammino di Chiesa diocesana, inserendolo in una cornice più ampia, e ci ha fatto riflettere sulle problematiche emergenti, ampliando il nostro sguardo in ordine all’annuncio ed alla testimonianza del Vangelo.
Ampio spazio é stato dato al lavoro dei laboratori, in cui i partecipanti sono stati suddivisi per ambiti di approfondimento. Nei laboratori di Venerdì ci si è aiutati, partendo dalle esperienze diverse e diversificate di ognuno, a comprendere che la conversione pastorale che stiamo cercando di percorrere, passando da una pastorale di conservazione ad una pastorale missionaria, ci richiede di considerare i modi di pensare e di agire di quanti vivono nel nostro territorio, facendoci compagni di cammino di tutti e annunciando loro Gesù, morto e risorto.
Anche i laboratori del Sabato sono stati vissuti nella prospettiva della conversione pastorale. Guidati da un ampia introduzione del prof. Torcivia, si é considerato in quale modo le ‘Opere-Segno’ possano e debbano diventare Segno capace di trasformare le nostre comunità: facendoci superare l’assistenzialismo per congiungere opportunamente giustizia e carità; rendendoci spazi vitali di vera accoglienza per tutti; sollecitandoci alla responsabilità nei confronti delle problematiche poste dal mondo del lavoro, da quelli che ce l’hanno a quelli che lo cercano, fino a quanti, nel lavoro, sono sfruttati.
Mons. Alfano, in chiusura, ha ringraziato il Signore per l’esperienza di Chiesa che abbiamo vissuto e ha ricordato che non dovevamo risolvere già tutto; ha detto che ‘l’esercizio’ é appena iniziato e che dovrà continuare nelle prossime settimane, in tutte le nostre comunità, a partire dall’impegno dei Consigli Pastorali parrocchiali.
Relazione 26 gennaio
Relazione 27 gennaio
di Gianfranco CAVALLARO