Messaggio del nostro don Franco ai Pellegrini
L'Arcidiocesi di Sorrento - Castellammare di Stabia, è viaggio per il Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes. Un cammino rinnovato, atteso con gioia, segno di condivisione fraterna e speranza. Non solo per coloro i quali sono in partenza, ma anche per chi resta a casa e vive la certezza di non essere dimenticato.
Sono circa 430 i pellegrini - provenienti da tutta la Diocesi - che in queste ore stanno raggiungendo il Santuario di Nostra Signora Lourdes.
Tantissimi i giovani volontari che di anno in anno partecipano, scegliendo di dedicare il loro tempo al prossimo. Complice anche il lavoro e la devozione instancabile dell’Ufficio Opera Diocesana Pellegrinaggi, che riesce a coinvolgere fasce di ogni età.
Carissimi pellegrini,
l’esperienza a Lourdes è sempre significativa e indimenticabile, per tanti motivi personali e comunitari. Portiamo davanti alla grotta di Massabielle le gioie e i dolori delle persone a noi care e dell’intera umanità, oggi più bisognosa che mai di ritrovare il sentiero della pace, come ci ha ricordato Papa Leone fin dal suo primo saluto. Non possiamo dimenticare nessuno, in particolare il pianto degli innocenti, la morte dei bambini, la sofferenza di intere popolazioni che subiscono ingiustizie e violenze mentre il mondo sembra assistere impotente. Noi alziamo lo sguardo verso il cielo e, come Bernadette sperimentò proprio a Lourdes, invochiamo la Bella Signora e imploriamo per tutti il dono della pace.
Il Giubileo che stiamo vivendo ci riporta al senso più vero del nostro pellegrinaggio. Papa Francesco, il cui ricordo ci rende grati a Dio per tutto il bene ricevuto dalla sua splendida e fedele testimonianza, ci ha introdotti nell’Anno Santo ricordandoci che siamo “pellegrini di speranza”. Non possiamo dunque fermarci né isolarci dagli altri, nostri compagni di viaggio. Solo camminando insieme potremo raggiungere la meta. Alimento indispensabile lungo la strada, tante volte aspra e faticosa, è la speranza. Bernadette non si è mai persa d’animo, anche quando ha dovuto affrontare l’incomprensione e la derisione. Dio le aveva mostrato il suo amore luminoso e incoraggiante negli incontri, che non dimenticherà mai più, con la Signora dalla quale aveva ricevuto la promessa della felicità non sulla terra ma in cielo.
Portiamo dunque nel cuore il desiderio di una vita nuova. Apriamoci con fiducia al dono che Il Signore ci farà in questi giorni speciali di grazia. Lasciamoci guidare dalla forza della fede, facendo memoria del nostro battesimo. Le candele che accendiamo davanti alla Grotta e portiamo in mano durante la fiaccolata, l’acqua che beviamo e con cui bagniamo il nostro corpo, il perdono che riceviamo come segno di riconciliazione, il pane eucaristico di cui ci nutriamo con abbondanza: tutto ci aiuti a ritrovare il senso del cammino, per testimoniare ogni giorno la gioia di essere
“con Maria pellegrini di speranza”
Buon pellegrinaggio!

















